Il conflitto tra Israele e Hamas è uno dei più longevi e sanguinosi del mondo. Negli ultimi anni, la tecnologia ha assunto un ruolo sempre più importante in questo conflitto, trasformando la guerra in un “purtroppo” banco di test per verificare l’impiego delle cosiddette “armi intelligenti”.
Israele è uno dei leader mondiali nell’uso della tecnologia militare. L’esercito israeliano ha investito massicciamente in intelligenza artificiale, robotica e sistemi di difesa avanzati, con tecnologie tilizzate per una serie di scopi, tra cui:
- La difesa. L’esercito israeliano utilizza un sistema di difesa antimissilistico chiamato Iron Dome per intercettare i missili lanciati da Hamas dalla Striscia di Gaza. Questo sistema è stato in grado di abbattere la maggior parte dei missili lanciati da Hamas, ma non tutti.
- Il targeting (riconoscimento). L’esercito israeliano utilizza droni e altri sistemi di sorveglianza per identificare e colpire i militanti di Hamas. Queste tecnologie consentono all’esercito israeliano di colpire i militanti con maggiore precisione, riducendo il rischio di vittime civili.
- La prevenzione. Hamas ha costruito una rete di tunnel sotterranei che vengono utilizzati per infiltrarsi in Israele e lanciare attacchi. L’esercito israeliano utilizza tecnologie per rilevare e distruggere questi tunnel.
ARMI NUCLEARI
Jericho III: un missile balistico intercontinentale a guida inerziale con una testata nucleare di 1 megatone.
ARMI CONVEVZIONALI A LUNGO RAGGIO
Delilah: un missile da crociera a guida laser a lungo raggio con una testata da 200 kg.
Spike NLOS: un missile anticarro a guida laser a lungo raggio con una testata da 10 kg.
Spike SR: un missile anticarro a guida laser a corto raggio con una testata da 5 kg.
ARMI SUPER INTELLIGENTI
Per concludere..
Ovviamente l’elenco delle armi sopracitate è di pubblico dominio, e non sappiamo a livello di tecnologia bellica se si stanno utilizzando altri tipi di armi. In questo momento non posso fare a meno di pensare a quanto accaduto con la bomba H testasta ad Hiroshima e Nagasaki nel 1945. Un vero e proprio esperimento bellico di proporzioni apocalittiche per capacità distruttiva e relative conseguenze (radioattività). Un parallelismo naturale in termini di opportunità per verificare sul campo, quanto sia possibile spingersi nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per aumentare capacità e precisione distruttiva. Una brutta sensazione per chi come me ha sempre pensato che i progressi della tecnologia avessero senso solo se portatori di un valore aggiunto per l’uomo. Per il suo bene, ed il miglioramento dela vita, e non di certo per la sua distruzione. Sarà questa purtroppo una brutta macchia nella storia evolutiva dell’uomo che si aggiunge alle tante altre, e che si contrappone al vero senso del concetto stesso di innovazione. Purtroppo passano gli anni ed i secoli, ma la natura dell’uomo rimane sempre la stessa. Profondamente omicida ed egoista. Una lezione questa ed un monito per chi ingenuamente pensa che siano sempre e solo riconducibili all’ignoranza o il limitato progresso, ma che invece è profondamente radicato nell’uomo. Un male antico che affonda le sue radici nella mancata visione globale come essere (tra esseri), in un rapporto che sarebbe dovuto essere paritario, ma che invce non lo è. A noi oggi spetta meditare profondamente affinchè si possa comprendere che fino a quando si avranno guerre interiori, ce ne saranno sempre di piu’ esteriori!