La SGS (Science and Global Seurity https://sgs.princeton.edu/the-lab/plan-a) aveva sviluppato già nel 2019 una simulazione per un’escalation di terza guerra mondiale tra gli Stati Uniti e la Russia utilizzando posizioni, obiettivi e stime di mortalità reali. Una catastrofe vera e propria che si consumerebbe in una manciata di ore e che porterebbe ad una perdita stimata pari a 90 milioni di persone morte e un numero smisurato di feriti, e i cui superstiti si ritroverebbero a fare i conti con una terra contaminata, in cui non ci sarebbe stato più nulla.
Un video di qualche minuto che lascia (soprattutto oggi), sconcerati e che dovrebbe far riflettere chiunque sulla velocità in cui cose e persone sarebbero annientate. E’ paradossale ma vedendo il video quello che piu’ spaventa non è tanto una possibile terza guerra mondiale (se la simulazione è reale tutta sarà velocissimo) ma il lento stillicidio che potrebbe ingenerarsi prima che questa accada. Una sorta di agonia prima della fine. Quello a cui tutti aspiriamo (fermare la guerra) cosi come si evince dal video, non potrà mai essere il risultato dall’esito finale di questo conflitto. Non esisterà cioè un paese che vincerà sull’altro se comunque ognuno ha già “il colpo in canna” per una guerra nucleare. La solzione è creare i presupposti per fermare il conflitto e non alimentarlo.
Il video si basa su valutazioni indipendenti delle attuali posizioni delle forze statunitensi e russe. Utilizza le informazioni reali sulle armi nucleari attualmente dispiegate, la loro potenza e i possibili bersagli. La sequenza degli attacchi è stata stimata attraverso algoritmi specifici che ricalcano molto fedelmente la realtà.
Anche se si tratta di una simulazione risalente a 3 anni fa e visti i processi di continui armamenti nucleari che ci sono stati, purtroppo questo non ci lascia pensare ad una possibile mitigazione degli effetti di una guerra. In nessun caso non ci sarà un vinto ed un vincitore, ma sarà solo desolazione e morte, e dove l’intera razza umana per la quantità di radiazioni che si spriggionerebbero si estinguerebbe o quasi.
Prendendo in prestito la risposta che diede Albert Einstein su come sarebbe stata la terza guerra mondiale rispose:”Non conosco le armi della terza guerra mondiale, ma solo quelle della quarta: sassi e bastoni”.