marcomirra.it
BLOG DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA
SUL MONDO DEL DIGITALE E NON SOLO.
marcomirra.it
Cerca
Close this search box.

Internet dei sensi

Ogni sistema per funzionare ha bisogno di informazioni in entrata ed uscita. Perchè allora non utilizzare i nostri sensi come possibili device ? Ancora non è decollato IOT (Internet delle cose) e già si parla di Internet dei Sensi. Fantascienza? Non proprio..
sensi

E’ grazie ad uno studio studio condotto da Ericsson ConsumerLab che si è potuto proiettare in un futuro non molto lontano, di quale potenzialità potremmo dotarci se senza nessun tipo di intermediazione (il nostro smartphone per capirci) è possibile interfacciasi con internet. Andiamo a scoprire allora quali sensi saranno coinvolti e come:

La mente.

Basterà pensare a qualcosa per poter vedere su visori magari posizionati davanti ai nostri occhi quello che cerchiamo.

La voce
Anche se ormai abbiamo fatto passi da giganti sull’elaborazione della sintesi vocale, sarà possibile interpretare in maniera sempre piu’ precisa lo stato d’animo 

Il Gusto

E’ grazie ad una serie di cellule collocate sulla lingua che possiamo definire la qualità del sapore di un alimento. Bene anche in questo caso sarà possibile agire proprio su i recettori del gusto “alterandone” la percezione, magari a favore di un alimento non molto gustoso. O magari capire in base alla quantità presente nel bolo alimentare presente nel cavo orale prima dell’ingestione di quali sostanze e in che misura sono presenti (zuccheri, conservanti, ecc..)

Olfatto

Anche qui come per il gusto, è possibile agire sui recettori dell’olfatto alterandone la percezione o identificare l’origine di un odore.

Tatto

Anche l’esperienza tattile sarà realistica grazie a interfacce che riprodurranno la superficie di un oggetto. Le nostra dita e il nostro corpo verrà a contatto con superfici corrispondenti magari ad oggetti fisicamente non presenti. Potrei percepire ad esempio, la superficie liscia o ruvida di un oggetto fisicamente lontano migliaia di kilometri.

Udito

Il passaggio da ciò che si ascolta, l’elaborazione del pensiero ed un eventuale comando sarà tracciabile e trasformato in un’azione. Ad esempio. Ascolto una musica che mi piace?  Mi potrebbe essere proposto la data ed il luogo a me piu’ vicino di dove farà il concerto l’artista che la sta eseguendo.

Ma come sarà possibile in termini pratici tutto ciò ?

Naturalmente dal pensiero all’uso attuale dei nostri sensi tutto passa attraverso il nostro cervello, coinvolgendo diversi centri ognuno preposto ad una specifica attività (vedi articoli correlati:https://www.marcomirra.it/tag/mente/). Sarà possibile intercettare queste informazioni per poi elaborarle e restituirle sotto forma di suoni, video, o qualsivoglia  informazione in output. 

Ti è piaciuto questo articolo? CONDIVIDILO

Facebook
WhatsApp
articolo

ALTRI CONTENUTI

L’Intelligenza Artificiale verso una regolamentazione Europea. E gli altri?

L’11 dicembre 2023 segna un anno dall’approvazione dell’AI Act (regolamento sull’Intelligenza Artificiale), il primo regolamento al mondo sull’intelligenza artificiale. Proposto dalla Commissione europea nel 2021 e negoziato con il Parlamento europeo e il Consiglio dell’UE, mira a stabilire un quadro giuridico chiaro e uniforme per l’uso dell’IA all’interno dell’UE.

Read More »
Robot fatti di cellule umane “antrobot”

Un team di ricercatori dell’Università di Harvard ha realizzato i primi robot a partire da cellule umane. I robot, chiamati Anthrobot, sono costituiti da cellule della trachea e sono in grado di muoversi autonomamente e di assemblarsi in strutture più

Read More »