Come ogni centralina anche il nostro cervello funziona ad elettricità (attraverso i neuroni) la cui attività è misurabile attraverso delle onde, classificate in quattro gruppi (delta, theta, alfa e beta) e in 8 sottogruppi.
Quello su cui ci concentreremo nell’articolo sono però le onde delta e theta entrambe coinvolte durante gli stadi di ansia e le onde alfa coinvolte durante il rilassamento. Perchè proprio su queste onde? Perchè in qualche modo rappresentano in maniera grafica il nostro stato emotivo profondo. Danno una qualche “misurabilità” a quello che per noi e per chi ci è vicino diventa difficile se non impossibile a volte, da quantificare. La capacità di acquisire informazioni utili che possono esserci “nella nostra centralina” senza aprire l’imballaggio, insomma.
Da sempre lo strumento utilizzato per queste misurazioni è l’ECG (Elettro Encefalo Gramma) la cui interpretazione è per i soli addetti ai lavori. Ma grazie alle nuove tecnologie di miniaturizzazione e di sensori più performanti, che la BCI (Brain-Computer Interface) esprime al meglio la sua potenzialità. La possibilità cioè di trasferire le informazioni direttamente in un computer e renderle interpretabili sotto forma di grafici e dati analizzabili acquista un enorme valore aggiunto in termini di ricerca clinica ed esplorativa. Ma non basta. Infatti, se a queste potenzialità piu’ strettamente software se ne aggiungono quelle di hardware di nuova generaione (Brain Sensing Headband: fascia per il rilevamento attività celebrali) tutto diventa meravigliosamente semplice. Uno strumento molto simile alle classiche cuffie stereo, che una volta indossate via bluetouth inviano dati allo smartphone o al computer permettendo a noi poveri mortali di acquisire informazioni per conoscere in quale reale stato emotivo il nostro cervello sta vivendo. è impressionante. La capacità di questi nuovi dispositivi ci permette di verificare se lo stato percepito del nostro benessere e rilassamento corrisponde realmente all’attività celebrale prevista. Si, perchè la nostra capacità di percepire una sensazione non è solo frutto di un’attività elettrica del cervello, ma è condizionato da strati piu’ profondi della nostra coscienza. Accade quindi, che molte volte un comportamento un pensiero o un atteggiamento per noi rilassante non sia cosi per come il cervello lo percepisce, con il rischio di imbrigliarci ancora di piu’. Alla base di una buona qualità della vita c’è la conoscenza di se. Dei proprio deifetti, le proprie debolezze e potenzialità. E’ sulla base di micro equilibri che si è basata l’evoluzione dell’uomo, e anche nella vita di tutti i giorni, chi ottiene il meglio dalla propria vita è colui che è in grado di misurarla.. Ad ognuno il suo metro.